E' la prima volta - riporta l'agenzia Anp - che la polizia olandese ha compiuto un arresto vero per un furto virtuale. Il ragazzo è stato accusato di avere sottratto mobili virtuali per un valore di circa 4.000 euro violando i conti degli altri utilizzatori.
Altri quattro ragazzi di 15 anni sono stati interrogati nell'ambito delle investigazioni sul caso condotte dallo stesso web site.
Sono tutti sospettati di avere traslocato mobili all'interno delle loro stanze virtuali. Nel mondo di Habbo gli utenti possono creare i propri personaggi, decorare le loro stanze nell'hotel, incontrarsi, giocare e fare acquisti con gli Habbo crediti.
Il costo è molto ridotto (6,25 euro per comprarne 60) e il gioco ha aumentato in fretta i propri partecipanti: ogni mese sei milioni di persone giocano all'Habbo hotel in oltre 31 paesi. I navigatori registrati ad Habbo - che appartiene alla compagnia finlandese di Internet Sulake - sono ad oggi ben 80 milioni.
Ma come è possibile che un furto virtuale si trasformi in un'accusa reale, portando chi lo commette a fare i conti con il rischio di finire in un carcere vero? ''E' un furto vero e proprio perché i mobili sono stati acquistati con soldi veri'', ha spiegato alla Bbc un portavoce della Sulake.
Il ragazzo arrestato si è appropriato di username e password di altri utilizzatori, per collegarsi e rubare i pezzi di arredamento che gli servivano per abbellire la propria stanza.
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