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martedì 19 aprile 2011

Si introduce di nascosto in casa della ex… a urinare nelle sue bottiglie di vino

Capita che le relazioni finiscano. E a volte non si riesce a prenderla “sportivamente”, finendo con il covare risentimento contro l’ex-partner.
Ma la “vendetta” di un uomo del Michigan è quantomeno insolita. L’uomo, Ted Richard Bloem, 46enne (quindi non esattamente un ragazzino) si era fatto una copia delle chiavi di casa della sua ex, una 32enne  del posto.
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Quando la storia d’amore è finita, l’uomo si è introdotto in casa della ragazza mentre questa era fuori, per strappare e mettere in disordine di nascosto i suoi vestiti. Avendo pensato che come vendetta mettere in disordine i vestiti suona decisamente stupido, pochi giorni dopo ha fatto di nuovo incursione in casa della ex, questa volta a fare pipì in alcune bottiglie di vino e di aperitivi presenti in casa.
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La donna, qualche giorno dopo, ha bevuto del “vino” da una delle bottiglie, notando immediatamente un sapore strano. Dopo avere verificato le altre bottiglie, ha notato che anche alcune che si ricordava essere quasi vuote ora contenevano molto più liquido, e ha quindi chiamato la polizia temendo un tentativo di avvelenamento.
Bloem è stato individuato come colpevole dopo solo poche ore, dato che ha cercato di mettersi in contatto con la giovane quando ha saputo che era stata ricoverata in ospedale, per poi confessare che era stato lui ad urinare nelle bottiglie.La ragazza però non si è tranquillizzata, e lo ha denunciato.
Nel corso del processo, l’avvocato di Bloem ha evidenziato come l’urina non sia una sostanza nociva, ed anzi in alcune culture sarebbe bevuta come segno di fratellanza ed amicizia. Per quanto il giudice non sembri credere al fatto che Bloem ha urinato nelle bottiglie della ex come segno d’affetto, il nostro eroe dovrebbe cavarsela con un paio di anni di prigione, evitando il massimo della possibile pena (15 anni) che potrebbe rischiare come tentato avvelenamento.

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