Lei vorrebbe poter risolvere questo problema una volta per tutte, e avere così una vita normale, ma per la Psas non esiste una cura. Gli orgasmi alcune volte arrivano senza preavviso e la costringono a strillare, anche pubblicamente. "La gente pensa che avere orgasmi tutto il tempo sia piacevole - ha detto al giornale - ma mi guardano come se fossi pazza perché trattengo sempre i miei gemiti oppure mi allontano via per i miei momenti privati".Avere un orgasmo ogni 6 minuti significa non poter fare quasi niente. "Se vado a fare shopping - ha spiegato - lo strusciamento con le altre persone mi causa attacchi. Per non parlare di scale mobili e ascensori, quelli sono insopportabili. E anche il lavoro d'ufficio mi è impossibile: le suonerie dei telefoni o anche la sola fotocopiatrice mi fanno impazzire". Una volta, ha raccontato la giovane, ne ha avuto addirittura uno davanti ad un poliziotto che, inconsapevole, l'aveva fermata a un semaforo.
Secondo quanto spiegato dal dottor David Goldmeier del St Mary's Hospital di Londra la vita di Allen, come quella di tutte le persone affette da questa sindrome, non è certo piacevolissima. Questa malattia, diagnosticata per la prima volta nel 2001, crea forte disagio e stress. Generalmente scaturisce dopo aver smesso di prendere particolari antidepressivi. Non esistendo una cura vera e propria l'unica cosa che i malati possono fare è usare gel anestetici capaci di intorpidire le sensazioni.
Per la ragazza una sola soddisfazione: "Non trovo mai un uomo che segua il mio ritmo ma almeno li faccio tutti contenti: mi fanno raggiungere l'apice nei primi minuti e ne guadagna la loro autostima".
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